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![]() figura 12: Pala Brera_la metà superiore: in primo piano lo sviluppo narrativo del tema architettonico: un codice sprituale e armonico, ordinato in una struttura prospettica convergente nel fuoco centrale (la testa della Madonna). Il centro della figura coincide con il punto di applicazione del filo al quale è appeso l'uovo, alla confluenza delle orecchiette della conchiglia (che simboleggiano l'apertura della valva). Esaltato dalla convessità medreperlacea che lo sovrasta, quel punto è tanto essenziale alla comprensione del senso della composizione da essere intensamente illuminato come la perla (o uovo) sottostante. Negli stessi anni la distinzione di due unità narrative all'interno della stessa opera si trova in (cenni): _ Piero della Francesca, "Flagellazione", (1460 circa, Urbino, Galleria Nazionale delle Marche); _ Andrea Mantegna, "Morte della Vergine", (1460-61, Madrid, Museo del Prado); _ Andrea Mantegna, "Camera degli Sposi", (1465-74, Mantova, Palazzo Ducale); _ Il tema della prospettiva centrale in architettura (Masaccio, Trinità,1427-28, S.Maria Novella; Filippo Brunelleschi, Sacrestia Vecchia, 1422-28, San Lorenzo, Firenze; Filippo Brunelleschi, Cappella dei Pazzi, 1430, Santa Croce, Firenze; Jan van Eyck, Trittico di Dresda, 1437, Gemaldegalerie Alte Meister; Donatello, Basilica del Santo, altare del Santo, 1447-50, Padova;) è stato appena affrontato da / in: (cenni) _ Leon Battista Alberti, San Sebastiano, facciata, 1460, Mantova; _ Filippo Brunelleschi, Santo Spirito, 1440-65, Firenze; _ Leon Battista Alberti, Tempio Malatestiano, facciata, 1450-68;Rimini; _ Leon Battista Alberti, Santa Maria Novella, facciata, 1470, Firenze; _ Leon Battista Alberti, Sant'Andrea, facciata, 1472, Mantova; _ |
"Un quadro ... mentre è composto segue il mutamento del pensiero, quand'è finito continua a cambiare, secondo il sentimento di chi lo guarda. Un quadro vive una propria vita come una persona ... vive soltanto attraverso l'uomo che lo guarda". Pablo Picasso (Il principio che muove l'azione e l'idea che da forma ad un mondo invisibile lasciano sempre una traccia di sé. V.V. ) |
![]() figure 13 _ 14: Pala Brera_la metà inferiore, con particolare: il mondo sotteso dall'ordine architettonico, con l'esedra dei personaggi. Lo sviluppo orizzontale della descrizione stempera quello verticale dell'architettura, con evidenti sottintesi contenutistici e simbolici. L'articolazione delle figure in un contesto organico di gesti, segni e colori descrive un continuo narrativo tanto distinto quanto temperato. La narrazione è progettata su piani diversi, per temi sempre più ravvicinati, e per tempi di lettura sempre più rallentati. I personaggi sono presentati per gradi. Per primo, a destra, il committente: il conte di Montefeltro che, inginocchiato, con la spada in diagonale guida lo sguardo sull'apostolo a destra, a sua volta con un'asta in mano che introduce al tema della Sacra Conversazione ed allo spazio che la compone. Le due figure, evidenziate dalle diagonali della spada e dell'asta (direzioni tra loro ortogonali), introducono al tema centrale della simmetria e dell'armonia. Ossia, alla presentazione della Madonna e del bambino. L'introduzione è rafforzata da un altro elemento compositivo, incentrato sul braccio del conte allineato con lo sviluppo diagonale del corpo del bambino. ![]() L'arretramento delle due coppie di angeli, ai lati, ne esalta la centralità figurativa, l'isolamento psicologico, la maestà del ruolo. Anche le altre figure, apostoli ed angeli, hanno tratti fisiologici e caratteri somatici distinti ed animati, ed ogni posa è soggettiva; ma tutto è ormai sospeso e quieto. Una spazialità intricata, tutt'altro che statica, è guidata dalle posture dei personaggi, dagli sguardi, dalle pose di braccia e gambe, mani, piedi e dita; dal disegno dei panneggi e dal composto avvicendarsi dei rilievi cromatici. Rallentata, l'osservazione infine si sofferma; diviene più penetrante. Come in un nastro di Moebius, la lettura diviene analisi e il dettaglio allontana dalla complessità dell'insieme. Tappeti, armature, tessuti, ermellini, diademi, croci, anelli, corone, fregi, borchie, ciondoli, pendagli, libri, ... cinture, gioie e preziosità le più diverse, elaborate e ricche - alternate a vesti lacerate ed a costati piagati - richiamano a collegamenti complessi, a relazioni celate, a contenuti quasi nascosti, a metafore e allegorie mitologiche e alchemiche; un mondo di memorie e di immagini mitiche, il cui valore simbolico ed esoterico implica la conoscenza di tradizioni millenarie e la cultura di un mondo umanistico alle soglie di un sapere ormai davvero moderno. Appendice ad "Architettura e Psiche", in sintesi Lo sviluppo orizzontale della metà inferiore della Sacra Conversazione, con la simmetria delle figure dispiegate per l'intero piano della rappresentazione, esprime la proiezione dell'Archetipo della Totalità (del creato); così come l'immagine della Vergine, interiorizzata, raccolta nel proprio mondo interiore, rappresenta l'Archetipo del Sé. Al centro di una risorgente architettura classica, composta e serena, come perla appesa alla propria conchiglia, sovrasta il segno - sospeso e pendente (immanente e inquietante) - dell'anelito della psiche alla perfezione, origine e proiezione dell'Archetipo della Divinità. Valter Vannelli / 1.1.2009 |
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